Ludilabel! Le etichette personalizzate!

Ho da poco ricevuto il pacchetto Ludistart di Ludilabel per la mia Sara.

Che cos’è? In pratica è un sito che propone delle graziose etichette (ma davvero graziose, provare per credere) sia termoadesive che adesive da utilizzare per personalizzare vestiti, scarpe, oggetti, zainetti e così via… e sono state concepite soprattutto per aiutare i più piccoli a riconoscere tutte le loro cose attraverso un simbolino che possono ricordare facilmente, a mettersi le scarpe nel modo giusto (ci sono le formine a forma di piede destro e sinistro), e a non perdere nulla. Resistono a tutto: lavatrice, lavastoviglie, microonde, congelatore; quelle termoadesive, in particolare, sono resistenti in lavatrice e asciugatrice fino a 60° max e a differenza di tanti altri, tutti gli adesivi Ludilabel sono plastificati, in questo modo il testo dell’etichetta non si rovinerà mai.

Potete cambiare i colori, scegliere i simboli che volete, modificare lo sfondo… vi suggerisco di farlo insieme ai vostri bambini, per renderli partecipi di un primo momento importante per loro.

Il loro punto di forza é quello di lavorare con grafici esperti e creativi che si impegnano per rendere le etichette sempre più belle. Si possono scegliere vari disegni come Hello Kitty do Sanrio, gli eroi dei film e serie della Disney (Frozen, Le Principesse Disney, Mickey Mouse, Minnie etc…), Pixar (Cars, Toy Story, Nemo, Dory, Monsters and co., etc…), i supereroi della Marvel (Spiderman, Guardiens de la Galaxie, Avengers).
Nello specifico il pacchetto Ludistart contiene:

Per i vestiti:

24 etichette termoadesive (39 x 12 mm)
36 Ludisticks™ per vestiti (26 x 12 mm)

Per gli oggetti:

12 adesivi rettangolari per oggetti (52 x 19 mm)
8 adesivi rotondi per oggetti (37 x 37 mm)
27 mini adesivi per oggetti( 50 x 8 mm)
3 paia di adesivi per scarpe (51 x 30 mm)

Gli adesivi Ludilabel garantiscono una qualità superiore e una durata eccezionale!

Per saperne di più cliccate qui per accedere al loro sito web!

oppure cliccate qui!

Sononato.it > Gli adesivi per la famiglia!

Gli spostamenti in automobile non sono sempre così graditi dai bambini, che spesso si annoiano e hanno fretta di arrivare a destinazione. Viaggiare insieme a mamma e papà a volte può rivelarsi una vera sfida alla noia! Per fortuna esistono alcuni alleati che possono aiutare a risollevare l’umore dei più piccoli e rendere molto più divertente il viaggio in macchina. . Come funzionano? Si attaccano alla carrozzeria della macchina e ritraggono tutti i membri della famiglia con tanto di nome personalizzato. E’ un bel modo di decorare l’auto con un tocco di allegria e aiutano il bambino a sentirsi perfettamente inserito all’interno del gruppo familiare. Inoltre lo possono aiutare a riconoscere l’automobile in mezzo a tante altre, perché vedendo i disegni distinguerà subito mamma, papà ed eventuali fratellini o animaletti. Gli adesivi auto per la famiglia ispirano davvero tanta simpatia, perché le grafiche sono stilizzate e divertenti, molto simili ai disegni che escono dalla matita dei bambini più piccoli. Che la famiglia sia piccola o numerosa non ha importanza, perché si possono acquistare tanti adesivi quanti ne servono per includere tutti i componenti, animali compresi.

Potete coinvolgere i bambini già nella fase iniziale di scelta dei personaggi, creando quindi un gioco per trovare l’adesivo che più rappresenta tutti i membri della famiglia. Potete inserire un adesivo per la mamma, uno per il papà, uno per i figli grandi, per quelli più piccoli e per i neonati.

Sul sito Sono nato è possibile scegliere tra l’adesivo esterno e quello interno. Altra particolarità è la varietà di colori. I classici bianco e nero, ma anche rosso, blu, fuxia, argento e oro. E poi tanti incastri, papà capelloni, calvi, con i baffi, sportivi, businessman. Mamme casalinghe, amanti dello shopping, donne in carriera. Un bimbo, due bimbi, cane, gatto, coniglio, pappagallo e chi più ne ha più ne metta. Anche i nonni.

E’ possibile scrivere il nome sotto ogni soggetto oppure un solo nome per tutti, proprio come abbiamo fatto noi.
Non conoscevo questo sito, o meglio, conoscevo le scritte perché le vedo sulle auto ma non pensavo potessero essere così belline, così facili da ordinare e così veloci ad arrivare. La navigabilità del sito è molto pratica. Si scelgono i soggetti, i colori, i nomi, si procede all’acquisto e si aspetta il postino. Semplice!
Gli adesivi famiglia Sono nato sono veramente originali, pratici, divertenti e unici perché nessuna famiglia sarà mai uguale ad un’altra. Tante auto con adesivi apparentemente simili, ma decisamente diversi.

Potete visitare la loro pagina facebook oppure il loro sito.
Attraverso questi link potrete trovare tutti gli articoli che propongono (adesivi murali, per auto, maglie premaman, ecc)

Cosa sono i “quiet book” e come realizzarli

Quiet Book, activity Book, busy Book: sono termini che spesso vengono usati indistintamente per indicare un tipo particolare di libri che, nella traduzione letterale, dovrebbero essere “Libri della calma” o “Libri della quiete”.

I quiet book sono piccoli libri tattili, generalmente in stoffa o altro materiale morbido (spesso feltro), utilizzati per far sperimentare ai bimbi più piccoli una serie di attività manuali e stimoli sensoriali.
Spesso rappresentano il primo libro che un bimbo si trova a sfogliare, incuriosito da forme e colori, oltre che dalla scoperta di materiali da toccare.
I quiet book di solito vengono realizzati con materiali da riciclo, quali ad esempio pezzetti di stoffa, ritagli di feltro, lana, velcro, nastri fibbie e bottoni. Molti artigiani li producono e li vendono anche online.

REALIZZARE UN QUIET BOOK: MATERIALI E IDEE

Non temete: è più semplice di quanto si pensi! Intanto procuratevi feltro o pannolenci su cui potrete ricalcare le sagome dai cartamodelli disponibili in rete, ritagliarle ed incollarle sulla pagina. Ecco i fondamentali:

fogli di feltro o pannolenci,velcro per le figure da attaccare e staccare,pistola per la colla a caldo se decidete di non cucire le forme in feltro .
A questi elementi, ciascuno potrà aggiungere le sue attività preferite: lacci, bottoni, zip, animaletti in feltro, etc. Se volete personalizzare con bottoni o fili, abbiate l’accortezza di fissarli in modo sicuro, così da impedire che inavvertitamente il bambino li stacchi e li metta in bocca. Per il resto: lasciate spazio alla fantasia o, per rendere più personalizzata la vostra creazione, intervistate il piccolo “futuro lettore”.

QUALCHE CONSIGLIO PRATICO

individuiamo come prima cosa il tema su cui lavorare: può essere una favola, immagini tratte dalla vita quotidiana, mezzi di trasporto, animaletti della fattoria, lettere dell’alfabeto, proviamo a fare una bozza su carta degli elementi che disegnereste ed applichereste:Scegliamo i materiali: definiamo a priori come realizzare il nostro libro di stoffa, pensando a stimolare i sensi del bamb ino e ad incuriosirlo; possiamo avvalerci di materiali diversissimi tra loro, come ad esempio: plastica e carta, perline, stoffa, pannolenci, tulle, velcroper disegnare i profili da ritagliare sul feltro potremmo utilizzare le formine dei biscotti e, per fissarli, per chi non ha voglia di cucire, va bene anche la colla a caldo

Maria Montessori ci insegna l’importanza della “mano che sfiora, che tocca, che inventa, che accarezza, che costruisce. La mano, strumento che ci rende umani. La mano, organo dell’intelligenza”. Lo sviluppo sensoriale è una tappa cruciale dell’apprendimento ed è propedeutico allo sviluppo cognitivo ed affettivo. Toccare, per un bambino è il primo modo di scoprire il mondo: questa è una grande lezione che possiamo cogliere dal metodo Montessori.

Sempre a questo proposito, la Montessori parla di periodi sensitivi, intendendo quei particolari momenti dello sviluppo in cui le attività sono focalizzate all’apprendimento di determinate competenze. Il Materiale Sensoriale nasce ispirato da questo principio e raggruppa una serie di oggetti a seconda di colori, forma, suoni, peso temperatura e stato di ruvidezza.

I quiet book possono essere utilizzati sin dalla primissima infanzia, dai sei mesi in su. Per i bimbi più piccoli, è preferibile usare fondi e immagini a contrasto, semplici motivi geometrici, rappresentazioni di oggetti comuni e silhouette di animali.

Crescendo si possono introdurre nuove sperimentazioni sensoriali, lavorando sul tatto sull’udito e, perché no, sull’olfatto.  Dopo i 24 mesi, si possono proporre libri con attività di vita pratica (ci si può ispirare ai pannelli sensoriali), grazie anche all’utilizzo di cerniere, bottoni con asola, velcro, bottoni con clip, fibbie, ecc. E’ un modo per allenare la coordinazione oculo-manuale e la motricità fine della mano..

Date un’occhiata a questo link! Questo “quier book” è stato realizzato per la mia piccola Sara da Creart Candele e feltro. Trovate i suoi contatti sulla sua pagina FB.

e su Istagram o qui

L’Ape Maia, le lampade Varta per tenere compagnia ai bambini

Varta ha presentato una nuova linea di lampade dedicata ai più piccoli, ispirandosi all’intramontabile serie d’animazione con protagonista l’Ape Maia (o Maya, se preferite). I prodotti in questione rispondono ai nomi di Ape Maya Wall Light e Night Light e illumineranno le camerette dei bambini donando un’atmosfera allegra e vivace.

Partiamo dalla Ape Maya Wall Light, la nuova lampada da parete realizzata per vivacizzare l’arredamento e far addormentare i bambini in totale tranquillità, diffondendo una luce piacevole e rassicurante. Il fascio luminoso LED è pari a 4,5 lm e può raggiungere i 2 metri di distanza; potrà essere regolato tramite l’interruttore a scorrimento. La Wall Light si attiva facilmente con un pulsante touch e si spegnerà automaticamente dopo 30 o 60 minuti a seconda della modalità di luce scelta – forte o tenue.

L’ Ape Maya Night Light è una piccola lampada modellata sul personaggio della tenera apina, che potrà essere posizionata sul comodino della camera da letto per creare l’atmosfera ideale per un sonno tranquillo. Realizzata in plastica infrangibile, la lampada si attiva con un semplice tocco del sensore presente sulla base, permettendo ai bambini di accenderla anche da soli. Anche in questo caso il fascio luminoso copre una distanza di 2 metri e potrà essere regolato attraverso l’interruttore situato sul fondo della base. Lo spegnimento automatico avverrà dopo 30 o 60 minuti in base alla modalità scelta.

La mia Sara non smette di giocarci! Si diverte tanto!! E’stata davvero una gradita sopresa. E’ ideale anche per i bimbini che hanno paura del buio! la simpatica apina è un’allegra compagna per la notte e crea l’atmosfera ideale per un sonno tranquillo!

Potete acquistarle qui: Lampade Ape Maya

Perché ho scelto di allattare a termine

Perchè ho deciso di allattare a termineQuando ho deciso di allattare a termine sapevo che avrei iniziato un percorso non facile! Tutti mi dicevano di smettere perchè ormai la mia bimba era già grandicella!! Non è stato affatto semplice spiegare che ogni bimbo ha un termine naturale e che il latte materno si perfeziona durante il secondo anno di età e oltre! Ho deciso quindi di andare per la mia strada e lasciar decidere alla mia bimba!
Vedo Sara felice e rilassata e poi ci facciamo tante coccole!! E’ un bel momento che voglio vivere in pieno. Un’ esperienza unica e irripetibile!!

La premessa che sento di dover fare è che ogni allattamento è diverso e ogni coppia mamma bambino lo fa come sente meglio. Non c”è un allattamento uguale all’altro, dunque, perchè ogni singola persona è diversa e si rapporta con ambienti ed esperienze molto differenti. Può succedere così che alcune donne scelgano di accompagnare il loro bambino verso la fine naturale di questa fase, che è rappresentata dal momento in cui è il bambino che si stacca dal seno.

Allattare non è per sempre, ma ha un termine, una fine. Il bambino supera questa fase di interesse per l’allattamento a partire dai 2 anni fino ai 7/8, con il picco degli svezzamenti spontanei intorno ai 3/4. Attraverso questa pratica si veicola parte del potenziale in salute psico fisica di un bimbo e anche della madre. Quando non serve più dal punto di vista biologico, mamma e bambino passano in modo armonioso ad un’altra fase della loro relazione.

Ho conosciuto e conosco molte mamme che hanno allattato e allattano un bimbo in età prescolare o anche scolare e sono sicura che le conoscete anche voi.

Come ogni rapporto d’amore, l’allattamento è legato alla sfera intima: se il bambino ha bisogno di essere allattato tanto spesso per cui questa pratica diventa necessariamente pubblica, ricordiamoci che per noi umani non c’è niente di più intimo dell’abbraccio della mamma, dopo l’utero materno.

Allattare non è una prestazione, ma una relazione. Non sarà rendendo questo gesto una gara a chi fa di più o a chi fa meglio che renderemo l’allattamento più accettato e condiviso.

Allattare non è mai un abuso, per il semplice motivo che allattare è una relazione d’ amore: come tutte le relazioni basata sul benessere di entrambi i componenti della coppia.

Non è corretto definire “prolungato” l‘allattamento oltre il primo anno di vita. Non si tratta di un eccesso ed è, con ogni probabilità, la cosa migliore che una madre possa fare per la salute del figlio. Il latte ha proprietà talmente complesse e fondamentali che non c’è modo di imitare. Tavolta è dura e frustrante allattare i più grandicelli, e le madri che lo fanno dovrebbero essere sostenute e non ridicolizzate.

Il latte materno non solo è un potente antibiotico, ma possiede proprietà antimicrobiche ben oltre il primo anno di vita, quando la formazione del microbioma intestinale è ancora in una fase cruciale del suo sviluppo.

Il latte ha una concentrazione molto alta di globuli bianchi, le guarnigioni del sistema immunitario a difesa degli agenti patogeni. La sua composizione cambia a seconda della percezione del capezzolo, che a contatto con la saliva del bambino capisce ciò di cui questi ha bisogno.

Solo di recente la scienza ha pouto osservare in che modo intestino e cervello si influenzino a vicenda, ma è nota l’esistenza di una relazione causale fra allattamento e sviluppo cognitivo e della salute mentale.

Ci sono vantaggi anche per noi mamme! Innanzitutto l’allattamento riduce il rischio di patologie nella mamma come l’osteoporosi, ma anche il tumore al seno e all’ovaio e il livello di questa protezione è proporzionale alla durata complessiva degli allattamenti di quella donna.

Ci sono poi dei falsi miti! Innanzitutto l’allattamento oltre il primo anno di vita non danneggia il bambino, anzi, come vi ho appena detto, apporta numerosi guadagni di salute sia per il piccolo sia per la mamma. Inoltre il bambino allattato a lungo non sarà un mammone per sempre anzi, quando sarà pronto a staccarsi, avrà un bagaglio importante di sicurezza e autonomia. Il latte materno non perde sostanza con il passare dei mesi e degli anni, ma continua ad essere un importante apporto di liquidi e nutrienti. Non esiste un’età precisa in cui i bambini devono abbandonare il seno, lo fanno quando sono pronti o quando la mamma deciderà che è il momento, e lo fanno tutti. L’allattamento oltre il primo anno non deve essere necessariamente un allattamento “selvaggio”, si può allattare discretamente anche un bambino grande.

Io ho fatto la mia scelta! Ora tocca a voi!

Mamma, rimani aggiornata!

Mamma, rimani aggiornata!

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