Ho scoperto di essere una mamma ad ” alto contatto ” quando ho letto alcuni articoli che parlavano di questa nuova filosofia. In realtà la stavo già mettendo in atto, non sapendolo. I tre principi fondamentali dell’ alto contatto sono questi:
- I genitori “ad alto contatto” amano portare il proprio figlio legato al corpo grazie a marsupi e fasce. Oltre a favorire un contatto più diretto e intimo con la madre o il padre, l’utilizzo di fasce-marsupio aiuta il corretto sviluppo della colonna vertebrale del bambino.
- Un allattamento prolungato: le mamme che aderiscono a questa filosofia, scelgono di proseguire l’allattamento al seno anche quando il bambino inizia ad avere alcuni anni. Altra prerogativa è quella di non imporre orari ma rendersi disponibili a sfamarlo in qualsiasi momento il bambino sia affamato. Naturalmente ciò non comprende il totale annullamento della madre nei confronti del bambino, ma solamente il mettersi a sua disposizione per soddisfare i suoi bisogni, non ancora inquadrati in delle logiche sociali a lui sconosciute e incomprensibili. Un atteggiamento decisamente controtendenza oggi, dove una mamma che allatta in pubblico desta ancora scandalo.
- Il co-sleeping: in accordo con i papà, le mamme “ad alto contatto” scelgono di far dormire i bambini nel lettone dei genitori per molto tempo. Naturalmente, una scelta di questo può comportare delle problematiche per l’intimità della coppia, ma questa può essere vissuta in tanti modi. Ciò che ci si guadagna è regalare al proprio figlio una sensazione di sicurezza, proprio come quando era nel grembo materno. E per coloro che hanno paura che il bambino possa non abituarsi mai a dormire da solo nella propria cameretta, possiamo rispondere che alcune mamme hanno testimoniato che, all’improvviso, i propri figli hanno chiesto in maniera autonoma di andare a dormire da soli. Forse bisognerebbe dare più fiducia ai bambini.
Questa nuova filosofia “ad alto contatto” sembra una pratica non semplice da portare avanti, ma offre numerosi benefici, sopratutto per i nostri figli. Il contatto fisico è un elemento fondamentale per tutti quanti, specialmente per i più piccoli. In ogni caso alla base c’è il concetto più semplice e naturale del mondo: l’amore. Perché dobbiamo lasciar piangere nostro figlio quando potremmo prenderlo in braccio e dimostragli che tutto va bene? Io ho già’ fatto la mia scelta!
E voi mamme cosa ne pensate?
Consigli per la lettura: Besame mucho di C. Gonzales
Ecco io ho letto tanti libri sull’alto contatto e sulla disciplina dolce, in effetti si tratta di rispettare solo la fisiologia ed i bisogni naturali dei nostri bambini. Siamo mammiferi, nasciamo con istinti privitivi che hanno bisogno di essere soddisfatto per una crescita armoniosa e sana!
Pratico alto contatto con la mia bimba di quasi 1 anno ❤❤❤ e non potremmo essere più felici !!
Anche io sono una mamma ad alto contatto e non mi potrei mai vedere diversamente. Bel post, complimenti!
l alto contatto è una cosa che ho scoperto con il mio primo bambino.. è stato lui a deciderlo?? con la nascita della piccina è stato un po problematico, ma per fortuna lei non è ad altissimo contatto come lui quindi ci dà attimi di tregua in cui possiamo stare “a core a core” come dalla nascita ad oggi??
Ho scoperto di essere una mamma ad alto contatto proprio come te, leggendolo e riconoscendo i nella sua definizione. Non l’ho scelto io, l’ha scelto Chri e me l’ha insegnato giorno dopo giorno, e ora in effetti è il mio modo di essere mamma e non saprei essere diversa da così!
Proprio cosi’, sono proprio i nostri bimbi che ci insegnano ad esserlo!!
Bellissimo articolo complimenti
Articolo meraviglioso. Non sapevo esistesse una filosofia al riguardo, per me è una cosa naturale. Ho seguito il mio istinto e mi sono lasciata guidare sapendo che è la co a giusta. I figli sono amore puro e l’alto contatto è uno dei modi fondamentali per fargli percepire il nostro amore per loro.
Ancora grazie Milena per questo articolo.
Un abbraccio