![Svezzamento senza stress](https://unamammamigliore.it/wp-content/uploads/2017/11/Svezzamento-senza-stress-300x200.jpg)
All’alimentazione lattea, ancora eccellente, si andranno gradualmente a integrare alimenti vari, secondo la scelta e i gusti del bambino. È normale, infatti, che a un certo punto siano necessari alimenti diversi dal latte per soddisfare le esigenze nutrizionali dei piccoli, proprio come tutti gli altri mammiferi che passano durante la loro infanzia da un’alimentazione interamente a base di latte a mangiare quello che mangiano gli adulti della propria specie. Si parla proprio di alimentazione complementare perché i cibi dati dovrebbero rendere complete le sostanze fornite dal latte materno.
Il tempo ideale per questo passaggio è intorno ai 6 mesi di vita del bambino, prima di tutto perché, fino ad allora, il latte è il miglior alimento esclusivo da somministrare al cucciolo d’uomo
Dal punto di vista motorio, a circa 6 mesi i lattanti cominciano a star seduti senza sostegno, a coordinare mani e occhi per afferrare il cibo e portarlo alla bocca, perdono il riflesso di estrusione della lingua e riescono a usarla, insieme al labbro superiore, per far restare il cibo in bocca (anche se dato con il cucchiaio) e sviluppano la capacità di masticare (anche senza denti) e ingerire in sicurezza cibi solidi e in maggiore quantità.
Dal punto di vista psichico, gli aspetti emotivi, cognitivi, psicologici e relazionali nel loro complesso a 6 mesi hanno raggiunto una maturazione sufficiente da permettere al bambino di ricercare esperienze gratificanti. A questa età, infatti, il bambino è estremamente interessato all’ambiente circostante, osserva tutto, tutto lo interessa ed è in grado di seguire i movimenti con lo sguardo. Vuole imitare e sperimentare ciò che vede fare, soprattutto da mamma e papà. Il piccolo, che fino a quel momento non ha assunto altro alimento che il latte, non può certo desiderare ciò che non conosce.
Naturalmente non è allo scoccare del 6° mese che ogni bambino è pronto per iniziare a conoscere i cibi solidi. Qualche bambino può esserlo poco prima, qualche bambino anchequalche mese dopo.
In questo articolo in particolare vi parlerò di auto svezzamento attraverso l’esperienza di Valeria, che ha due bimbi e vive in Germania. Ecco cosa mi scrive:
“Allora… inizio con l’esperienza di auto svezzamento di Lorenzogabriel:
lui era allattato esclusivamente al seno a richiesta e sedeva sempre con noi a tavola per pranzo e cena.. verso i 4 mesi cominciava a guardare il nostro cibo con interesse ma io non ci badai… dopo un mese parlando con la mia ostetrica mi chiese cosa avevo cominciato a dargli da mangiare e io gli dissi nulla perché avrei voluto aspettare i sei mesi… li mi fece un discorso che mi apri le porte di un nuovo mondo…l auto svezzamento… mi disse che i bambini sviluppano da soli l’interesse al cibo.. loro sanno quando sono pronti e ce lo fanno capire proprio con gesti di interessamento al cibo… e qualche giorno dopo mi regalò un libro proprio sull’auto svezzamento ..così cominciai subito con del pane, 2 pennette in bianco e qualche straccetto di Pollo da mangiare esclusivamente con le mani nel suo piattino… inutile dire che nel giro di un mese cominciò a fare un vero e proprio pranzo ,in pratica 7 mesi lui mangiava già pennette alla bolognese, scaloppine di pollo e verdure grigliate… nulla di frullato.. solo la frutta ho aspettato un po… a 9 mesi gli diedi la prima banana intera (se ne mangiò metà) tra le sue piccole manine… e da li ad un mese (10 mesi in pratica) mangiava mela ,pera, kiwi… tutto con le sue manine… verso un anno ho provato a offrigli una forchetta,abbiamo fatto un po di difficoltà ma in 8 mesi circa siamo riusciti a farlo mangiare come noi civili… in pratica a due anni mangiava da solo con cucchiaio e forchetta ..
contenta del risultato ottenuto dall’auto svezzamento l’ho riproposto alla piccolina verso i 6 mesi ma con scarsi risultati… ci riprovai a 7, e poi a 8 mesi… dove finalmente vidi questo interesse per il cibo al di fuori della tetta… lei ha preferito sempre e solo la frutta (esclusivamente pezzo tra le manine) per un mese intero… a nove mesi siamo riusciti a darle pane e pasta al sugo con la carne…a 10 mesi abbiamo scoperto che lei aveva dei gusti precisi per il cibo… un palato un po’ più fine rispetto al fratello… lei ora ha 22 mesi e mangia tutto tranne verdura verde, pomodori, e pasta in bianco… ama le salse e la carne cotta al forno e da quest’estate (19 mesi circa) mangia da sola con la forchetta… guai con le mani, chiede subito un fazzoletto ???..femmine! Questa è la mia esperienza con dei bambini allattati esclusivamente a richiesta oltre l’anno”.
Auto svezzamento è il termine inesatto ma semplice e immediato per indicare l’alimentazione complementare a richiesta: il più naturale, sano e rispettoso modo per una naturale evoluzione dell’alimentazione dei bambini dall’allattamento ai solidi, guidandoli attraverso il lento e graduale passaggio da una dieta a base di solo latte materno o artificiale all’universo dei cibi “dei grandi” per uno svezzamento senza traumi.
Auto svezzamento è vivere pasti sereni in armonia con tutta la famiglia, pasti durante i quali si mangia tutti assieme e si condivide il piacere della tavola, con tutti i risvolti educativi e culturali che il cibo porta con sé.
Auto svezzamento è mangiare tutti più sano: per condividere il pasto con il loro bambino ed essere certi di offrirgli la cosa giusta, i genitori vengono stimolati a cucinare sano, per se stessi e quindi per i loro figli, e offrire pasti bilanciati.
Ringrazio Valeria per la sua testimonianza e invito tutte a provare l’auto svezzamento per i vostri bimbi!!.
Consigli per la lettura: Io mi svezzo da solo di Pier marini
é sempre un piacere per me raccontare le mie esperienze d mamma cosi da poter essere magari d aiuto ad altre mamme … comunque ricordate che non forzare la natura è sempre la strada migliore e sicuramemte piu semplice???
Io so solo che col primo è andato tutto liscio mentre il secondo mi sta dando filo da torcere! Qualunque sia la scelta ci vuole fortuna!
Ciao cara, come ha detto anche Valeria, non bisogna forzare la natura, ogni bimbo ha i suoi tempi!! Non preoccuparti ,ti consiglio di avere sempre un approccio positivo e di vivere il momento del pasto come un gioco, sara’ tutto un po’ più semplice!!